Ryogoku
Ryogoku è una piccola zona sulle sulle rive del fiume Sumida, nella parte est della città, ricchisima di luoghi di interesse turistico. Fin dal 1909, quando venne costruita la prima arena per il sumo, è considerato il quartiere di riferimento del mondo del sumo di Tokyo. Oltre all'arena Kokugikan che ospita i più importanti tornei nazionali, a Ryogoku si trovano numerose palestre e altre attrazioni legate al mondo del sumo. Nel quartiere si trovano anche diversi importanti musei e un parco che simboleggia la memoria di tutti i disastri del novecento che hanno colpito la città.
Cosa vedere e cosa fare a Ryogoku
Il quartiere del sumo
Sebbene pieno di musei e altri luoghi di interesse (vedi il resto della pagina), Ryogoku è famoso in tutto il Giappone e nelle guide turistiche di Tokyo in tutte le lingue del mondo come il
centro mondiale del sumo. Nell'arena
Kokugikan di Ryogoku fin dal 1909 si tengono i tornei di sumo della città, che prima di allora si svolgevano all'aperto in templi e santuari. Nel quartiere si trovano inoltre molte palestre di lottatori di sumo (
sumo beya), un piccolo museo, e numerosi
ristoranti di chanko, il piatto alla base della particolare dieta super proteica e super calorica di chi pratica questo sport.
Kokugikan
Il Kokugikan (両国国技館) è l'arena di sumo più importante del mondo, situata accanto al Museo Edo-Tokyo di Ryogoku. La crescente popolarità del Sumo durante il periodo Meiji portò alla costruzione dell'originale Kokugikan nel 1909, ma l'attuale edificio fu inaugurato nel 1985 ed ha 11.098 posti a sedere. Viene utilizzato principalmente per i tornei di di sumo (honbasho) e al suo interno ospita un piccolo museo sul sumo aperto tutto l'anno. La struttura viene utilizzata anche per ospitare concerti e altri eventi di sport da combattimento (boxe e wrestling).
Tornei di sumo
I tornei di sumo si svolgono nei mesi di gennaio (hatsu honbasho), maggio (natsu honbasho) e settembre (aki honbasho), ed ogni torneo dura circa 15 giorni. Questi tornei sono abbastanza "friendly" per gli stranieri, infatti si trovano opuscoli con i vari programmi in inglese, e sempre in inglese è possibile noleggiare radioline che commentano gli incontri. I prezzi dei biglietti variano a seconda del tipo di posto e dalla lontananza del posto dal ring, dai 3500¥ agli 8000¥. I biglietti possono essere acquistati presso la biglietteria dell'arena, presso i konbini, o più facilmente su internet. Maggiori informazioni su questo sito.
Anche se non avete intenzione di assistere agli incontri del torneo, si consiglia di fare un salto nel quartiere di Ryogoku se durante i vostri giorni di permanenza a Tokyo vi è un torneo di sumo in corso. Il quartiere è molto attivo e nei pressi dell'area potrete imbattervi in interessanti eventi come l'arrivo di famosi lottatori circondati da fotografi, fan e quant'altro.
Cerimonia prima di un incontro all'interno del Kokugikan
Museo del sumo
(ingresso gratuito, orario di apertura 10:00-16:30, chiuso nei weekend)
Un museo piccolissimo, all'interno dell'arena Kokugikan. Non particolarmente consigliato, a meno che non abbiate una profonda passione e conoscenza di questo sport. Quando c'è un torneo di sumo in corso solo i possessori di biglietto possono entrare.
Palestre di sumo (sumo beya)
Ryogoku è anche il quartiere delle sumo beya (相撲部屋), ovvero le palestre dove i lottatori di sumo si allenano. Ce ne sono almeno una trentina nei dintorni di Ryogoku ed in alcuni casi è possibile assistere alla tradizionale sessione di allenamento mattutina dei lottatori, nota come asageiko. Gli allenamenti tipicamente iniziano tra le 6 e le 7 del mattino e durano almeno tre ore. Alcune palestre sono molto più "aperte" ed amichevoli di altre nell'accettare osservatori esterni, in particolare turisti stranieri. In ogni caso è importante saper parlare giapponese o avere un amico giapponese che possa aiutarvi. É infatti buona norma telefonare il giorno prima, innanzitutto per informarsi se ci sarà una sessione di allenamento il mattino successivo, ed anche per chiedere il permesso di osservare. Tra le sumo beya più popolari tra gli stranieri, si segnalano la Asakayama beya e la Musashigawa Beya.
In alternativa, vi sono diversi tour privati che prevedono la visita di una sumo beya, ma ovviamente costano parecchio, oppure potete fare un salto alla Arashio beya.
Arashio beya
La Arashio beya è una importante palestra di lottatori di sumo fondata nel 2002. Si trova a circa 20 minuti a piedi dall'arena Kokugikan, dall'altra parte del fiume Sumida. Nel corso degli anni è diventata molto popolare tra i turisti perchè è possibile assistere agli allenamenti mattutini molto facilmente, senza bisogno di prenotazione o altro, semplicemente recandosi sul posto e guardando da fuori attraverso delle finestre. I lottatori di sumo della palestra sono anche soliti uscire fuori per scattare delle foto con i turisti alla fine dei loro allenamenti. Tenete tuttavia presente il fatto che dovrete stare all'impiedi lungo una strada trafficata, e che se c'è molta gente potrebbe essere complicato riuscire ad osservare bene cosa accade dietro alle finestre.
Yokoami-chō Park
Breve storia del Yokoami-chō Park
Nell'area oggi occupata dal Yokoami-chō Park, già nel 1922 erano iniziati dei lavori di costruzione di un parco. Tuttavia, il 1° settembre 1923 la città fu colpita dal devastante Grande terremoto del Kantō, in seguito al quale molte persone furono evacuate in quest'area. La sfortuna volle che proprio qui si sviluppo un grande incendio, che diede vita ad una tempesta di fuoco in cui molti sfollati del terremoto persero la vita. Nel settembre del 1930 il Yokoami-chō Park venne finalmente inaugurato. Per ricordare le persone che persero la vita per il terremoto, all'interno del parco vennero quindi costruiti il
Tokyo Metropolitan Memorial Hall e il
Great Kanto Earthquake Memorial Museum.
Inoltre, durante il grande terremoto del 1923, si sparse la voce che alcuni immigrati coreani stessero approfittando della situazione per compiere dei saccheggi e incendi dolosi, così si scateno un'ondata di violenza che portò all'uccisione di molti immigrati coreani, si stimano circa seimila uccisioni. Per questo motivo, all'interno di questo parco si trova anche un
monumento in pietra per commemorare i coreani assassinati in seguito al terremoto.
Vent'anni più tardi, un altro evento catastrofico si abbattè sulla città di Tokyo, ovvero i bombardamenti della seconda guerra mondiale, ed in particolare l'attacco del 10 Marzo 1945. Quella notte, 279 bombardieri americani effettuarono quello che viene da tutti considerato il singolo attacco aereo più distruttivo della storia dell'umanità, uccidendo più di novantamila persone, per lo più civili. Dopo la guerra, i corpi che erano stati sepolti in fosse comuni furono riesumati e cremati, e le ceneri sepolte in un ossario situato nel parco di Yokoami-chō Park, che da allora divenne un luogo di commemorazione non solo per tutte le vite perdute durante il terremoto ma anche per i caduti durante i bombardamenti della guerra. Nel 2001 venne eretto un
monumento per commemorare le vittime dei raid aerei di Tokyo.
Tokyo Metropolitan Memorial Hall
Questa imponente sala commemorativa (Tokyo Ireido) fu costruita nel 1930 per custodire i resti di circa 58 mila vittime del Grande terremoto del Kantō. In seguito, furono custoditi qui anche alcuni resti delle vittime del grande raid aereo di Tokyo del 10 marzo 1945. Ora in questa sala sono conservati circa 163 mila resti di entrambe le vittime del terremoto e del disastro della guerra.
Great Kanto Earthquake Memorial Museum
(ingresso gratuito, orario di apertura 9-17, chiuso il lunedì)
Questo piccolo museo fu aperto nel 1931 per trasmettere la memoria del disastro del terremoto alle generazioni future e per commemorare l'importante impresa di ricostruzione di Tokyo. Successivamente, si sono aggiunte le testimonianze del disastro del grande raid aereo di Tokyo, per ricordare a tutti che la pace e la prosperità in cui vive oggi la città si è raggiunta solo dopo innumerevoli sacrifici. All'interno sono esposti manufatti del terremoto e del disastro bellico, immagini, fotografie, e altro materiale. La visita del museo e Parco Yokoami-chō, non richiedono molto tempo, ma vi daranno tanto su cui riflettere.
il monumento dedicato alle vittime dei raid aerei di Tokyo e alla pace nel mondo all'interno del Yokoami-chō Park
Altri luoghi di interesse
Edo Tokyo Museum
(ingresso 600¥, orario di apertura 9:30-17:30, fino alle 19:30 il sabato, chiuso i lunedì)
L'Edo-Tokyo Museum si trova accanto all'arena Kokugikan, in un enorme edificio dall'aspetto unico progettato da Kiyonori Kikutake, tra i fondatori dell'architettura metabolista. Ci sono otto piani in tutto, uno sotterraneo e sette rialzati da terra da quattro colonne alte 20 metri, con una piazza all'aperto proprio sotto di essi. Il museo ripercorre tutta la storia di Tokyo (Edo era il suo antico nome), dalla sua fondazione nel periodo Edo (1603-1868) fino ai giorni nostri. É uno dei musei più popolari tra i turisti, consigliato anche a coloro non amano particolarmente le attrazioni troppo "culturali". Qui potrete imparare tante cose interessanti sulla storia della città, anche grazie a bellissime ricostruzioni in scala e non di edifici e quartieri nel corso del tempo. All'ingresso del museo spicca una ricostruzione a grandezza naturale dell'antica via d'accesso alla città, il Ponte Nihonbashi.
l'interno del museo e la ricostruzione del Ponte Nihonbashi
Japanese Sword Museum
(ingresso 1000¥, orario di apertura 9:30-17:00, chiuso il lunedì)
Questo museo, Tōken hakubutsukan (刀剣博物館) in giapponese, è un piccolo museo dedicato all'arte della spada giapponese. All'interno troverete un'ampia collezione di spade (principalmente katana) di alto valore storico o artistico, e altri oggetti correlati. Precedentemente situato a Shinjuku, il museo si trova adesso in questo moderno edificio di tre piani, inaugurato nel 2018 accanto al giardino Kyu-Yasuda Teien. All'ultimo piano si trova anche una terrazza con vista sui giardini. La visita di questo museo è molto consigliata solo se siete molto appassionati di spade.
The Sumida Hokusai Museum
(ingresso 400¥, orario di apertura 9:30-17:30, chiuso il lunedì)
Il Sumida Hokusai Museum (すみだ北斎美術館) è un museo dedicato all'artista Katsushika Hokusai (1760-1849), comunemente noto in tutto il mondo semplicemente come Hokusai. Si tratta del pittore Giapponese più famoso di tutti i tempi, conosciuto principalmente per le sue opere in stile ukiyo-e, che hanno ispirato molti impressionisti europei come Claude Monet e post-impressionisti come Vincent van Gogh, e che a partire da metà ottocento hanno contribuito a diffondere quel fascino misterioso di luoghi e volti del Giappone in tutto l'occidente.
Il museo è stato inaugurato nel 2016 nel quartiere dove Hokusai trascorse la maggior parte della sua vita. L'edificio del museo è già di per se un'attrazione architettonica notevole, progettata dal Sejima Kazuyo, co-fondatore dello studio di architettura SANAA. All'interno troverete numerose informazioni sulla vita del pittore, nonchè numerose riproduzioni in alta qualità di tutte le opere più celebri di Hokusai. Avete capito bene, questo museo purtroppo non possiede opere del maestro Hokusai, che sono in gran parte sparse per i musei di tutto il mondo. Tuttavia, una sezione separata del museo (con tariffa d'ingresso variabile, in media attorno ai 1000¥) ospita mostre speciali che includono opere originali in prestito, sia di Hokusai che di altri autori. Potete controllare le mostre in corso a questa pagina.
"La grande onda di Kanagawa", forse l'opera di Hokusai più famosa al mondo
Kyu-Yasuda Teien
(ingresso gratuito, orario di apertura 9:00-16:30)
Questo giardino (letteralmente "Ex Giardino Yasuda") è una piccola e sconosciuta oasi di serenità accanto all'arena Kokugikan e davanti al Museo della Spada Giapponese. Il giardino fu costruito da un signore feudale dell'epoca tra il 1688 e il 1703, con un meccanismo che prelevava l'acqua dal vicino fiume Sumida. Tuttavia oggi non ha più alcun valore storico, poichè è stato ricostruito nel 1971 e il laghetto interno non prende neanche più l'acqua dal fiume, ma la marea viene simulata artificialmente da una pompa. Il giardino originale fu distrutto dal crescente inquinamento del fiume, dall'ultimo terremoto e infine dalla guerra. Ciò non toglie che se siete già in zona vale la pena fare un giretto. Da un angolo del giardino si vede anche il Tokyo Skytree.
Il Giardino Kyu-Yasuda Teien è spesso frequentato da coppie di sposini per scattare foto in abiti tradizionali
Dormire a Ryogoku
Pro e contro
Ryogoku non è un quartiere centrale di Tokyo, tuttavia è ottimamente collegato da ferrovia e metropolitana ed è facile raggiungere la maggior parte dei quartieri più centrali. Ci sono diversi hotel e ostelli a prezzi molto bassi rispetto alla media della città, e per questo è un ottimo quartiere per chi cerca alloggi a basso costo. Ci sono molte attrazioni turistiche ed anche tanti ristoranti. Tuttavia si tratta di un quartiere esteticamente molto brutto, è una zona residenziale-industriale, con un'autostrada sopraelevata che sostanzialmente impedisce l'accesso al lungofiume, e che non suscita alcuna emozione particolare nel suo insieme. Il quartiere prende vita soltanto nei periodi in cui vi sono i tornei di sumo.
L'ostello dei sogni di qualsiasi backpacker in viaggio da solo. Qui potrete dormire all'interno di una tenda, dentro un grande giardino interno artificiale in condivisione con gli altri ospiti dell'ostello, ognuno nella propria tenda. Ogni tenda può ospitare un massimo di tre persone. Inoltre, all'interno c'è una bellissima sala cinema, dove ogni sera viene proiettato un film da guardare in compagnia degli altri ospiti, e una caffetteria-bar dove poter fare colazione la mattina o prendere un drink la sera.
Fascia di prezzo: tenda per una persona 2,000-3,000¥, per due persone 2,500-4,000¥.
Hotel consigliati
Mangiare a Ryogoku
Ristoranti di chankonabe
Il
chanko (anche detto
chankonabe, ちゃんこ鍋) è uno stufato a base di brodo di pollo, all'interno del quale vengono cucinati vari ingredienti. Il piatto non ha una ricetta fissa ma può variare a seconda di ciò che si ha a disposizione. Una chankonabe che si rispetti dovrebbe includere grandi quantità di fonti proteiche (pollo, pesce, tofu, raramente anche manzo) e verdure miste. Il brodo rimasto alla fine può inoltre essere consumato insieme a dei noodles. Questo piatto, ricco di proteine e servito in grandi quantità, è alla base della
dieta dei lottatori di sumo per aumentare il loro peso, e il quartiere di Ryogoku è pieno di ristoranti che servono questa specialità. Se anche voi volete provare la dieta tipica di un lottatore di sumo, si consigliano in particolare:
- Kappo Yoshiba, da alcuni considerato il miglior ristorante di chanko della zona, sebbene in menù preveda anche altri piatti come ad esempio il sushi. Si trova all'interno di una ex palestra di sumo, al centro del locale trovate ancora il ring.
- Chanko Kawasaki, un piccolo ristorante che serve le ricette più tradizionali di questo piatto. Si dice sia il ristorante più antico del quartiere, aperto nel lontano 1937.
- Hananomai, un izakaya arredato in stile tradizionale che serve diversi piatti, tra cui anche il chanko.
Popeye Beer Club
Il Beer Club Popeye a Ryogoku è un pub con oltre 70 birre alla spina, la maggior parte delle quali sono birre artigianali giapponesi, ma non manca anche la scelta di birra importata, e inoltre è possibile ordinare anche diversi tipi di cibo. Un menù da 1780¥ vi offre la possibilità di provare fino a 10 tipi di birre.
Come raggiungere Ryogoku
Il quartiere è ben servito dalla stazione ferroviaria
JR Ryogoku (
Chūō–Sōbu line), a soli quattro minuti di treno da Akihabara e a 20 minuti da Shinjuku. L'uscita principale è la
West Exit, situata a pochi metri dall'arena Kokugikan.
Alcune centinaia di metri più ad ovest, si trova l'omonima fermata della metropolitana
Ryogoku della
Toei Oedo line. Le uscite A3 e A4 di questa stazione si trovano proprio davanti all'Edo Tokyo Museum.
Mappa di Ryogoku, Tokyo
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