Origami
L'origami (折り紙) è l'arte giapponese di piegare la carta secondo precisi schemi, al fine di ottenere una scultura cartacea bidimensionale o tridimensionale che rappresenti persone, oggetti, piante e animali. L'aeroplanino di carta che da bambini facevate in classe alla scuola elementare è un esempio molto elementare di origami. Diverse culture nel tempo hanno sviluppato una simile tradizione, ma quella giapponese ha forse lasciato il segno più di ogni altra, e non è un caso che la parola origami sia oggi utilizzata in tutto il mondo.
Introduzione e storia degli origami
La diffusione degli origami in Giappone avvenne nei secoli successivi all'introduzione della carta, portata nel paese dalla Cina per la prima volta durante il sesto secolo dai monaci buddisti che viaggiavano tra i due paesi. Le prime forme di origami vengono fatte risalire a delle strisce di carta piegate per creare forme geometriche, che unite ad un filo o ad una bacchetta di legno, delimitavano degli spazi sacri dentro i santuari shintoisti. Si trattava comunque di forme molto elementari.
A partire dal Periodo Heian (794–1185) e durante il Periodo Kamakura (1185-1333) gli origami vennero utilizzati in forma sempre più elaborata in numerose ricorrenze. Ad esempio vi era l'usanza, tra i samurai, di scambiarsi doni adornati con i
noshi, strisce di carta colorate piegate come simbolo di buon auspicio. Durante l'
Hinamatsuri (festa delle bambine), delle bambole di carta venivano poste su delle barchette, anch'esse di carta, che venivano poi lasciate navigare su un fiume. Oppure ancora, durante la
Kodomo no hi (festa dei bambini), i bambini fabbricavano bandiere di carta a forma di capra e le appendevano fuori la porta (questa usanza sopravvive ancora oggi).
Tuttavia, il primo libro di origami di cui si abbia conoscenza in Giappone,
Senbazuru Orikata, fu pubblicato a Kyoto solo nel 1797. Senbazuru significa mille gru, mentre orikata è una parola che in giapponese antico aveva lo stesso significato dell'odierna origami. Il libro comprendeva disegni di origami, ognuno dei quali accompagnato da una poesia scritta dall'autore del libro
Gido (1762-1837), l'allora sacerdote capo del tempio Choen-ji nell'odierna città di Kuwana. Quando il Giappone aprì i suoi confini negli anni '60 dell'Ottocento, dopo secoli di isolamento, tante nuove idee arrivarono nel paese, tra cui la tradizione europea della piegatura della carta, che nei secoli precedenti si era sviluppata autonomamente. Ciò includeva in particolare l'utilizzo di fogli di carta non tagliati. Prima di questo periodo, infatti, in Giappone si utilizzavano fogli dalle forme più svariate e spesso con tagli. Nel giapponese moderno l'arte del piegare e intagliare la carta viene chiamata
kirigami (切り紙), proprio per differenziarla dall'origami. La differenza tra un'opera di origami e un'opera di kirigami è dunque che per la seconda possono essere utilizzati anche strumenti per tagliare la carta, mentre per la prima la carta va soltanto piegata.
una fenice di carta, esempio di opera kirigami
Il lavoro di
Akira Yoshizawa (1911-2005) ha dato vigore all'origami nel corso del novecento. Yoshizawa è stato un artista giapponese considerato il più grande maestro di origami e un importante ambasciatore della cultura giapponese nel mondo. Yoshizawa ha creato più di 50 mila modelli ed è stato un pioniere di diverse tecniche di piegatura, compreso il "wet-folding" (piegatura bagnata), tecnica che consiste nell'inumidire la carta prima e durante la piegatura. Questo passaggio è considerato da molti ciò che ha consentito all'origami di essere equiparato a una forma d'arte, anziché un semplice passatempo.
un toro di carta realizzato con la tecnica "wet-folding"
Oggi l'arte dell'origami è diffusa in tutto il mondo e questa parola è entrata in tutte le lingue per indicare qualsiasi cosa realizzata piegando dei fogli di carta, senza utilizzare tagli, colla o segni. In Giappone gli origami continuano ad essere utilizzati in tantissime ricorrenze, per esempio per realizzare le cartoline inaugurali di capodanno, per le buste di denaro da regalare ai bambini, per San Valentino, e così via.
La gru di carta e la storia di Sadako Sasaki
Uno dei modelli di origami più famosi è la gru, animale di buon auspicio nella cultura giapponese. Secondo una popolare leggenda, chiunque pieghi mille gru di carta potrà realizzare il suo più grande desiderio. L'origami gru (折鶴 orizuru in giapponese) è diventato un simbolo di pace per questa credenza e per via della triste storia di
Sadako Sasaki. Sadako era una bambina giapponese di Hiroshima, sopravvissuta alla bomba atomica ma inevitabilmente esposta alle radiazioni. A causa di queste, nel 1955, all'età di dodici anni, si trovava in fin di vita a causa della leucemia. Nell'ultimo periodo della sua vita Sadako cominciò a piegare tantissime grù di carta, sperando che così il suo desiderio di sopravvivere sarebbe stato esaudito. Oggi nel
Parco della Pace di Hiroshima c'è un importante monumento dedicato a tutti i bambini morti a causa della bomba atomica. Sulla cima del monumento c'è una statua di una bambina, Sadako Sasaki, che tiene in mano una gru. Vicino a questo monumento vi sono oggi migliaia di origami, che vengono continuamente portati ogni dai visitatori in memoria di questa commovente storia.
orizuru al Parco della Pace di Hiroshima
Esempi e modelli di origami
In
questo sito e in
quest'altro sito potete trovare centinaia di modelli di origami, di tutti i tipi, divisi per categoria e con foto esplicative e istruzioni per realizzare ognuno degli origami presenti, passo per passo.
Dove andare per scoprire l'arte dell'origami in Giappone
Tokyo Origami Museum, Tokyo
(ingresso gratuito, orario di apertura 9:30-17:30)
Questo piccolo museo si trova nel quartiere di Sumida a Tokyo, non lontano dal Tokyo Sky Tree. È una struttura gestita dalla Nippon Origami Association, dove trovare diverse opere create da artisti, acquistare libri e altro materiale sull'argomento ed anche partecipare a lezioni di origami (per quanto ne sappiamo solo in giapponese).
Origami Kaikan, Tokyo
(ingresso gratuito, orario di apertura 9:30-16:30)
Questo centro si trova in una zona molto centrale di Tokyo, vicino alla stazione Ochanomizu e non lontano dal Parco di Ueno. Anche qui potrete visionare diverse opere in esposizione, acquistare carta e altro materiale sugli origami e partecipare a lezioni, seminari e altri eventi. Maggiori informazioni sul sito ufficiale.
Nippon Origami Museum, Kaga
(ingresso 500¥, orario di apertura 9:00-16:30)
Il Nippon Origami Museum è il più grande museo del mondo dedicato all'arte della carta piegata, con oltre 100 mila opere in esposizione, di cui molte che hanno vinto prestigiosi premi in concorsi di origami. Tra le più singolari, il museo custodisce la gru di carta più piccola del mondo, che è più piccola della punta di un capello umano e che va osservata al microscopio. Il museo si trova nella città di Kaga della prefettura di Ishikawa, zona poco battuta dai turisti. Si trova a circa un'ora di treno dalla famosa città di Kanazawa.
Dove comprare origami in Giappone
Premesso che un origami inizialmente non è altro che un foglio di carta quadrato, tante persone preferiscono utilizzare particolari tipologie di carta per realizzare i propri origami. In giappone potrete acquistare carta per origami praticamente ovunque: nei 100 yen shop (come la catena Daiso), nei konbini, nei supermercati, nelle cartolerie. Un bel souvenir dal Giappone potrebbe essere un set di carta per origami oppure un bel libro illustrato con tanti modelli di origami originali. In questo caso recatevi in una delle grandi catene di librerie giapponesi, come Kinokuniya e Yurindo.
Scuole di Origami in Italia
Potete trovare un'ottima lista di tutte le scuole e corsi temporanei di origami in Italia, ordinati per città, presso
questa pagina del
CDO (Centro Diffusione Origami).
Tour guidati, attività e altre cose da fare
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